Gavin's - Il mio libro di poesie

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    Benvenuti nel topic dedicato alle mie personalissime poesie e filastrocche
    Sono un errante poeta che scrive da circa 10 lunghissimi giorni ( ), i temi che prediligo sono:
    Amore, Amore, Amore, Donne, Amore, Amore, Scimmie e Amicizia. :badumtss:
    Potete seguirmi anche su Twitter ---> #Petrarca :trollface: e Facebook ---> Mio Zio Pino :trollface:
    I miei lavori sono protetti da Copyright diritti risevati e non stuprati :ivan:

    Mio Zio Pino

    Un bel giorno, di pieno mattino,
    uscì di casa mio zio Pino.
    Mio zio Pino andò al mercato
    e una bella palla aveva comprato.

    Era di rosso e giallo colorata,
    era anche con perline adornata.

    Pino zitto zitto a casa tornò,
    quando Sandro con violenza lo spintonò.
    Era il suo nipotino che fremeva,
    per la palla che voleva.

    "Tieni, ecco. Bada bene a non sgonfiarla."
    Sandro mormorò: "Ma questo quanto parla?"
    Dopo tante raccomandazioni e tante preoccupazioni,
    Sandro se ne andò, sbattendosene i coglioni.

    Quando la palla contro un rovo si scontrò,
    Sandro molto triste e cupo diventò.
    Ma zio Pino ben lo sapeva,
    e a prender la palla si accingeva.

    "Vedi, a far il birbante nulla si ottiene...
    Proprio di tuo padre hai il gene!"
    Sandro lacrimò e un abbracciò lo avvolse,
    come se Pino una rosa colse.

    La palla sgonfia era diventata,
    ma zio Pino con un attrezzo l'aveva gonfiata e riparata.
    Sandrino sorrise felice
    e promise di ascoltare quello che dice.



    Ho fatto la Doccia


    Ho fatto la doccia, son molto bagnato,
    ma come mi asciugo?
    "Il mio accappatoio ho dimenticato...
    L'ho messo a lavar, era pieno di sugo."

    Nudo ho girato per casa mia,
    con le finestre molto più che aperte, spalancate!
    Praticamente mi ha visto tutta la via,
    e pergiunta le stanze, le avevo trascurate.

    Mi vergognavo un pochino,
    con all'aria il pisellino.
    Quando finalmente il mio asciugamano trovai
    era già tutto di voci un via vai!

    "Ma l'hai visto Giuseppe col suo pistolino?"
    "Sì l'ho visto, ma è proprio piccino piccino!!!"
    Le bugie si sa han le gambe corte...
    Così uscii e le condannai a morte.

    "Oh donne, guardate voi stesse più da vicino,
    se il mio pisellin è davvero piccolino."
    Mi tolsi l'asciugamano di dosso,
    e mostrai la mia pelle di color cocente rosso.

    Quelle donne di indignazion scapparon
    perchè nel mio GROSSO pistolin incapparon.



    E' stata Serena


    La mia vita è distrutta,
    Rubata, ghiacciata, finita.
    E' stata Serena che me l'ha rovinata,
    stuprata, buttata, imprigionata...
    Come uno stronzo che ruba le mele
    le mele le arance e le pere
    nell'orto di Piero, l'amico migliore*
    con cui passo le ore...

    Tradir non è mio dovere
    Non suol star qui, a giacere.
    Io vivo, la canto, la suono,
    non vivo nel cono*
    degli assassini, dei ladri
    che non badano neanche alle madri.


    * Il traditore
    ** Il cono rappresenta l'inferno Dantesco.
    Il resto ve lo faccio capire da soli.



    Lo Scimmione Addormentato


    Uno scimmione addormentato,
    era proprio uno svitato!
    Andava a zonzo per la foresta
    con una grande, grandissima cresta.

    Una cravatta aveva addosso,
    era bello, grande e grosso.
    Tutte gli facevan la corte,
    anche se si accingeva la morte.

    Una grave malattia fece di lui imprigionato,
    era Amor che nel suo petto era stagionato!
    La sua bella Bea di nom faceva,
    ma breccia nel suo cuor non riuscì a far leva!

    Un giorno andò dalla sua amata,
    con una maglia tutta attillata,
    una bel fiore tra le mani
    e un bel cesto di pani.

    Bea aprì la porta, con un far indifferente,
    vide lui con una lente,
    poi lo chiuse senza di niente.

    Oh che disperazione, che dolore!
    Ma che bastardo questo Amore...



    Dato che ho un contratto di esclusività col valeyvonne forum, sono costretto a fermarmi qui
     
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    OMMIODDIO SEI UN POETA DIVENTATO
    E COME HAI FATTO? T'HAN STUPRATO?
    Seriamente....si vede subito l'ispirazione a Cecco Angiolieri, soprattutto in "Ho fatto la doccia" (dove vi sono le donne peblee e il desiderio sessuale, ovviamente), o ad Andrea Cappellano (con le tante, fin troppe, regole dell'amore citate in varie tue poesie), oltre a Dante e Petrarca, ovviamente ( vedesi il rifiuto del saluto nel "Lo Scimmiottone Addormentato").
    Ma non mi voglio dilungare, guarda. *si toglie il monocolo*
    Davvero delle eccentriche poesie hai composto u__u
     
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  3. .Howl
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    CITAZIONE (Nobody of Sora @ 18/7/2013, 18:30) 
    OMMIODDIO SEI UN POETA DIVENTATO
    E COME HAI FATTO? T'HAN STUPRATO?
    Seriamente....si vede subito l'ispirazione a Cecco Angiolieri, soprattutto in "Ho fatto la doccia" (dove vi sono le donne peblee e il desiderio sessuale, ovviamente), o ad Andrea Cappellano (con le tante, fin troppe, regole dell'amore citate in varie tue poesie), oltre a Dante e Petrarca, ovviamente ( vedesi il rifiuto del saluto nel "Lo Scimmiottone Addormentato").
    Ma non mi voglio dilungare, guarda. *si toglie il monocolo*
    Davvero delle eccentriche poesie hai composto u__u

    Lottatori del tempo (?) vogliono combattere!
    Mandano in campo Racing Evo e Nobody of Sora!
     
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    CITAZIONE (Nobody of Sora @ 18/7/2013, 18:30) 
    OMMIODDIO SEI UN POETA DIVENTATO
    E COME HAI FATTO? T'HAN STUPRATO?
    Seriamente....si vede subito l'ispirazione a Cecco Angiolieri, soprattutto in "Ho fatto la doccia" (dove vi sono le donne peblee e il desiderio sessuale, ovviamente), o ad Andrea Cappellano (con le tante, fin troppe, regole dell'amore citate in varie tue poesie), oltre a Dante e Petrarca, ovviamente ( vedesi il rifiuto del saluto nel "Lo Scimmiottone Addormentato").
    Ma non mi voglio dilungare, guarda. *si toglie il monocolo*
    Davvero delle eccentriche poesie hai composto u__u

    Guarda, Gavinello non si smentisce,
    ti può fare il culo a strisce.
    La sua vita è proprio il poetare,
    come per i pesci lo è il mare.
    CITAZIONE
    vedesi il rifiuto del saluto nel "Lo Scimmiottone Addormentato"

    Comunque ci hai preso sul serio :asd: Per chi ha studiato queste cose è una bazzeccola fare poesie riprendendo questi temi
     
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    Le tue unghie son variopinte,
    di un bel colore le hai dipinte.
    Rosse, gialle, verdi e rosa,
    ma attenzione a non tirarti una posa!

    Quando le affili di brutto,
    ecco che faccio un rutto,
    perchè ai maschi non piace molto;
    preferisco esser bello ma colto.

     
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  6. Lirtevan
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    così mi spaventi gavvo D:
     
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  7. .Howl
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    UNA NUOVA OPERA AMATORIALE STA PER NASCERE SU ONLY NINTENDO...
    STAY TUNED
     
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    CITAZIONE (Lirtevan @ 20/7/2013, 23:17) 
    così mi spaventi gavvo D:

    Troppo belle? :trollface:
     
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  9. Akuma‚
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    Sono seriamente impressionato
    Sinceramente sono belle Ebbravo :wef2:
     
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    Ti ringrazio Akuma, comunque ne posto altre 2 fresche fresche di giornata, questa volta sono decisamente più serie!

    Questa poesia si intitola Manichino, leggendo capirete perchè:

    Quel che vedo è sempre uguale;
    la mia vita è un immenso rituale.
    Donne, uomini, bambini...
    Mi passan tutti quanti vicini.

    Ma c'è un vetro che ci separa,
    mai nessuno che viene e spara.
    Son sempre nella stessa posizione
    e con la stessa organizzazione.

    Di un bel vestito sono coperto,
    ma cambiare un po' mi piacerebbe di certo.
    Ho sempre la stessa espressione,
    persino quando mi mettono pressione.

    Son costretto a non dir niente,
    senò il mio capo chi lo sente?
    Il mio corpo è come un tronco,
    e pergiunta è un po' monco...

    Quando uno sguardo incontro,
    non posso mai andargli contro...
    Certe volte mi punzecchiano,
    anche se le mie parti non invecchiano.

    Infatti resto sempre lo stesso,
    non invecchio e non vado al cesso.
    Non ho un anima, non ho un cuore,
    non posso nemmeno provare Amore.

    Ma a me così va bene,
    anche se non ho manco mezzo rene.
    In fondo vedo sempre tanta gente
    e i loro volti rimangon impressi nella mia mente.

    Un giorno da un artigiano mi mandarono,
    insieme a un po' di soldi mi portarono...
    Non riuscii a capir che volessero fare,
    forse mi volevano portare al mare?

    Alla fine ho realizzato.
    In un inceneritore mi avevano portato.
    Ormai un mero pezzo di legno ero diventato,
    e di esser bruciato avevo meritato.

    Ma non rimpiango niente
    e ancora i sorrisi della gente
    li ho riflessi ben in mente.



    Ovviamente è la storia di un manichino che ormai inutile viene buttato e incenerito :sigh:


    Questa invece si intitola Rompimento di coglioni :asd: Parla di un uomo che vuole farla finita, la sua vita è piena di indecisione:

    Mi sto rompendo i coglioni,
    come il cacio sui maccheroni.
    Oh ma sempre lì sta
    e da nessun'altra parte va!

    Oh ma che palle, che dù coglioni...
    Ho le braccia a penzoloni,
    non so mai che fare, che dire
    chi amare... Mi tocca patire.

    Ma il tempo non passa mai?
    Mi tocca fare come i cani: cai cai?
    Lasciatemi in pace, fatemè dormì
    forse forse... è meglio morì?

    Nah, forse è meglio stare in vita...
    Forse potrei fare una bella gita?
    Andare in giro a far baldoria
    insieme alla mia unica amica Gloria?

    O forse potrei farla finita?
    In fondo non ho una bella vita,
    nessuno ci baderebbe,
    la mia morte a nessuno importerebbe...

    Forse a Gloria, a lei sì...
    Forse (in fondo) è meglio godersi tutti i dì...

     
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    E' una storpiatura della Divina Commedia di Dante, ho fatto solo il primo canto, potrei farne altri.

    Nel mezzo del passeggiar nel nostro parco
    mi ritrovai ad osservar Plutarco,
    che in realtà si chiamava Marco.

    Ahi quanto a dir CHI era, è cosa dura
    in questo parco pien di cacca e sbura
    che nel pensier rinova la paura!

    Tant’è amara questa cacca che poco è più morte;
    ma per parlar della sua puzza forte
    vi parlerò di altre cose ch’i’ v’ ho scorte.

    Io non so ben parlar di come vi entrai
    tant’ero strafatto di crack e di letamai
    che in quel verace cancello abbandonai.

    Essendo all'inizio del parco giunto,
    là dove cominciava quel fetor compunto
    come da una sensazione di vomitar fui punto,

    guardai in alto e vidi un piccione,
    che mi cagò addosso come un coglione,
    e in lontananza la città di Riccione.

    Allor fu la puzza ancora peggiore,
    e il mio aspetto ben poco migliore.
    La notte ch’i’ passai sembrò durare ore ed ore.

    E come quelli che dopo essersi lavati,
    usciti fuori dalla doccia profumati,
    si accorgono di essere appena stati stuprati...

    così l’animo mio, che esentato dal fetor non era,
    si rivolse verso la scogliera...
    che piena di cacca di gabbiano era.

    Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso,
    ripresi a porre piede passo passo,
    sì che in fronte mi lanciaron un grosso sasso.

    Ed ecco, uno stupratore in giro ancora era
    mi fece cascar all'indietro come una pera,
    ma scappai veloce come una pantera leggera;

    ma lui non si fermava;
    e a lanciar grossi sassi continuava,
    ch' eran bollenti come lava!

    Era tempo di scappare,
    ma quando un gatto ti chiede di scopare,
    non puoi di certo rifiutare.

    Così lo presi per montarlo,
    ma mentre stetti per farlo,
    quel gattin mi chiese di schivarlo...

    Ebben scappai da quel parchetto,
    anche se fuor non avevo un morbido letto.
    All'improvviso la vista di un leone avevo retto.

    Questi parea che contra me venisse,
    e non volevo che mi instupidisse,
    ma che del suo fascino mi rapisse <3.

    Gli lanciai un grosso sasso,
    così che potei continuar lo passo,
    così scappò, urtato da quel masso.

    "Tutto ciò non ha per niente senso,
    e di finir presto penso...
    Mi sa che accendo un po' di incenso!"

    Così tempo di scappar si fece,
    anche se vedevo tutto nero come la pece,
    per il buio che a quell'ora si fece.

    Quel leone stava lì a leccarsi gli artigli,
    e come bottino prese molti conigli,
    che mangiò in mezzo a dei gigli.

    Mentre scappavo da quel posto,
    dinanzi a li occhi vidi un uomo apposto,
    che per fortuna non aveva un costo D:.

    Quando vidi costui nel gran diserto,
    "CHI CAZZO SEI!?!", gridai con far certo
    "OH MA COME TI PERMETTI, NON SEI MICA UN ESPERTO!".

    Rispuosemi: "SMETTILA, SO' DANTE ALIGHIERI,
    E QUANDO SO' NATO TU ANCORA NON C'ERI,
    SARAI NATO IERI O L'ALTRO IERI!!!"

    Ma poi quel viso riconobbi mesto...
    quanto volevo aver di fiori un cesto
    per non sembrar di merda un pesto T_T. 72

    Fece: "Poeta fui, e Gavin faccio di nome
    nipote di Petrarca sono, e Pippa faccio di cognome.
    E non rider, non far come quel fesso di Dome."

    Stetti zitto e mi sforzai a non scoppiare,
    perché il suo cognom davvero ridere faceva fare...
    Ma lui continuò e continuò a parlare...

    "Il tuo compito è uno solo:
    è di far di questo campo di donne uno stuolo."
    "Ma le donne non si piantan nel suolo"

    "Oh mio Dante, quante angherie,
    smettila, con me devi venire"
    "Ma stia zitto, non mi faccia imbestialire:

    Non so manco se tu sia
    il poeta che fece breccia nell'anima mia!"
    "Io lo son caro collega, e di qua non ti lascerò andar via."

    Così con veemenza mi strattonò
    e un bel colpo di gomito mi sparò.
    Oh, d'ora in poi come farò? :°A°:

     
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  12. Yvonne
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    Vota la poesia! I round ›› II round ›› V.Y.F.

    Ciao utonto! Vieni a votare le poesie che il nostro Gavin ha scritto per il ValeYvonne Forum! Che storia è questa? Semplice! Il forum ha in esclusiva una sezione chiamata Le poesie di Gabinetto, dove il nostro poeta posta le sue poesie. Ebbene è venuto il momento di votarle! Clicca sui link 'I round' e 'II round' e vota la tua poesia preferita (ovviamente prima le devi leggerle)! Grazie! Byeee 0A1Q1
     
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11 replies since 18/7/2013, 12:36   104 views
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